Ciao a tutti, mi chiamo Alessandro Spreafichi,
Sono uno psicoterapeuta, laureato in psicologia clinica e di comunità presso l’università di Padova con specializzazione in psicoterapia analitica presso la Jean Monnet di Bruxelles con sede distaccata a Vicenza e biennio C.O.I.R.A.G Milano in gruppo analisi.
INTERVISTA del 17/08/2017:
Perchè hai deciso di entrare a far parte della Onlus?
perchè trovo infantile affidarsi alla politica come a una mamma onnipotente e, migliorando nella mia comprensione del cristianesimo, ho compreso che senza le opere vere e sofferte di carità e aiuto verso gli altri non si è ne felici ne mai sazi. Perciò ecco una Onlus ideata per chi ha più bisogno.
Cosa vi prefiggete di fare con la Onlus?
Vogliamo arrivare a una fondazione che possa andare al di la di noi.
A livello pratico vogliamo fornire con impegno e autotassazioni un esempio a tante persone di buona volontà, sperando che possano aiutarci; cosi da coinvolgere la società in cui viviamo in un processo attivo di aiuto e sostegno a situazioni di disagio.
Perchè vuoi aiutare gli altri?
mio padre era medico, mia madre ostetrica, io ho iniziato gli studi di medicina e poi sono diventato psicologo proprio per aiutare gli altri e farne la mia professione. In sintesi voglio aiutare gli altri per egoismo, poichè amo essere felice e in pace e l’unico modo per ottenere ciò è aiutare gli altri.
Perchè volete aiutare soprattutto i giovani?
vogliamo aiutare i ragazzi con Handicap perchè attraverso alcuni nostri soci ho toccato con mano le gravi difficoltà della famiglia e le poche possibilità che lo stato riesca a supplire da solo a tutte le carenze per i ragazzi normodotati perchè a causa dell abuso di tecnologia e dell’attuale perdita di valori a causa del mercato, noto sintomi di grave destrutturazione psichica che richiedono che chi possa e sappia cosa offrire faccia la propria parte.
Secondo te cosa manca (di cosa hanno bisogno) i giovani?
hanno bisogno di una famiglia più matura e di avere vicini degli adulti in grado di offrire degli esempi veri di pace, coerenza e autonomia di pensiero ed azione, rispetto ai condizionameni spaventosi che la società attuale propone attraverso la tecnologia.
Cosa ritieni possa fare la Onlus per la comunità?
spero possa far comprendere ai paesi ove opererà che la felicità non può che nascere da carità e compartecipazione attive a livello pratico spero possa dare l’esempio di un modo di vivere e di trascorrere il tempo in modo tale che la realtà virtuale non uccida l’umano, ma in cui l’uomo possa imparare nuovamente il valore della coesione e della sinergia e non della competizione e dell isolamento.
Che ruolo vorresti svolgere all’interno del futuro villaggio?
qualunque ruolo le necessità richiedano, in base alle mie capacità e competenze.
Cosa pensi di poter apportare personalmente a questo progetto?
la chiarezza delle mie conoscenze su ciò che serve per giungere a una psiche sana, oltre che una buona esperienza personale nei passi necessari a decondizionarsi.
Descriviti con 3 aggettivi:
coerente
leale
ottimista
Descriviti in breve agli utenti:
la verità esiste, è divina e una volta vista va raggiunta con le opere; ciò mi rende estremamente sereno e grato.
Come vedi il rapporto tra ragazzi e adulti al giorno d’oggi?
disastroso, c’è un eccesso di materno protezionista e manipolativo a livello industriale e incompreso a livello famigliare. Vi è una grande difficoltà e svilimento della figura paterna, pertanto il rapporto tra giovani e adulti è pessimo e la rete è il peggior genitore possibile.
Cosa differenzia un ragazzo da un adulto?
la differenza è che il vero adulto ha compreso e verificato che la fatica e la lenta costruzione di una vita soddisfacente sono molto più entusiasmanti di divertimenti effimeri e autolesionistici; ma spesso ha bisogno del ragazzo per ricordarsi di restare fresco, allegro e di insegnare così al ragazzo che le difficoltà sono una splendida avventura, cosa di cui il ragazzo, bravo nella leggerezza, non conosce ancora i tesori.
Se dovessi dare un consiglio a una persona che vuole migliorare se stessa e il mondo che la circonda cosa consiglieresti?
di lavorare su se stessi, correggere le proprie deficienze, imparare il valore assoluto dell’umiltà e saper amare sia i giorni buoni che quelli meno buoni con gratitudine cristiana per la meraviglia di questo passaggio sulla terra.
Associazione Onlus Corte dei Miracoli – VILLA VICENTINA